Il funerale della balena – Gian-Andrea Rolla

Il romanzo è acquistabile solo sul sito de “I sognatori”

“Il funerale della balena” è un romanzo classificabile in più generi. Anche se   principalmente è una saga famigliare autobiografica, l’autore si serve di Mina, unico personaggio inventato, come legame per tutta la storia. E’ proprio attraverso lei infatti, che il romanzo si trasforma in giallo, in suspense o in fantasy. L’amore per il mare che esce dalle pagine fonde tutti i generi e dona alla storia una lettura godibilissima, stile primi novecento.
Due voci narranti, Famà e Gian, ultimi superstiti della famiglia, si alternano, nel racconto della loro famiglia. E lo fanno con un misto di dolcezza e nostalgia, sentimenti che solo i ricordi condivisi sono in grado di suscitare. L’autore non fa mancare ironia tagliente e umorismo (nel descrivere il Prof. Redaelli l’autore scrive: “aveva rughe dalla fronte alle natiche”) che permettono al lettore di non perdersi neppure una riga del romanzo.
I personaggi, pur essendo molti, sono ben caratterizzati e il lettore mai si confonderà con l’uno o con l’altro.
Non ci sono nè buoni nè cattivi ma tutti sono sia l’uno che l’altro esattamente come ogni essere umano. Fa eccezione Mina, cattiva dentro per bisogno di riscatto e di riempire il suo vuoto interiore di beni materiali, quelli della famiglia che l’hanno comprata a Tangeri, come schiava, alla madre prostituta.
Ma c’è sempre il mare, tanto amato anche se spesso capriccioso che riporta indietro, con le sue onde e un pizzico di magia, fino alla battigia, lasciandoci sulla spiaggia in balìa della realtà crudele di Mina a chiedersi se vale davvero la pena abusare ed essere abusati, uccidere e far fuggire per colmare il niente interiore, di beni materiali che sempre e ancora sono niente.
Nadia

Published in: Senza categoria on 22 agosto 2010 at 20:46  Lascia un commento